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IL LIBRO (2a Edizione)

50 anni di musica rock a Bologna!

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LARGO ALL' AVANGUARDIA

LA SCENA, I LOCALI, I GRUPPI

Se si vuole trovare un filo conduttore fra gli anni musicali raccontati in questo libro deve essere ricercato nel concetto di 'scena'. Una scena musicale non e' semplicemente una fotografia di una situazione o un archivio di un dato periodo storico, ma e' una sorta di magma pulsante che compie un percorso piuttosto preciso: nasce inevitabilmente da avanguardie culturali che abitano il cosiddetto underground; si sviluppa in ambiti delimitati; cresce al di fuori di questi ambiti; viene inglobato dall'accettazione comune ed inevitabilmente muore. Una scena e' una cornice che contiene degli accadimenti e ad essi da' un senso sociale e storico. Un perimetro che delimita - o sei dentro o sei fuori - non una barriera invalicabile. Ricordando sempre che stiamo parlando di rock e di tutte le sue evoluzioni e declinazioni, vale l'assunto che un musicista bravissimo puo' non contare assolutamente nulla per una 'scena musicale'...
Angela Zocco

RECENSIONI

Stato della Musica

Stefano Pistolini
Il Foglio
02/09/2012
....ma dal momento che siamo stati stuzzicati sull'argomento, meglio risalire alle fonti. E adesso si dispone di uno strumento starordinario per esplorare la vera storia del rock a Bologna: e' uscito un volume intitolato largo all'Avanguardia, curato da Oderso Rubini (padre e anima della benemerita Italian Records) e scritto da una mezza dozzina di specialisti, che ripercorre, soprattutto con il contributo di un bellissimo arsenale iconografico, i mille filoni del suono sotto e attorno a Piazza Maggiore...

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VirtualBologna
02/12/2012
...Bologna ha ospitato negli ultimi cinquanta anni tanti generi musicali. Oltre ad essere stato il centro del rock indipendente italiano, ha visto svilupparsi una importante scena punk. E' stato teatro per il nuovo beat, per l'italo disco e in tempi piu' vicini per l'elettronica e l'indie. Tante le band non omologate, tanti i gruppi che non sono riusciti ad arrivare ad incidere un disco ma che in un qualche modo sono riusciti a non farsi dimenticare. "Largo all'avanguardia" si trasforma cosi' in un trattato antropologico cercando di spiegare perche' proprio sotto alle due torri potesse svilupparsi cosi' tanto fermento. Le immagini e le testimonianze documentano la trasformazione del costume e dei generi. E se qualche artista fosse scappato al super gruppo, magari potrebbe essere di buon auspicio per una seconda edizione ancora piu' completa.