Preloader image

IL LIBRO (2a Edizione)

50 anni di musica rock a Bologna!

|

LARGO ALL' AVANGUARDIA

I CENTRI SOCIALI

I centri sociali, occupati (o dati in concessione dalle istituzioni), rappresentano un elemento fondamentale per comprendere l'evoluzione di una parte consistente della scena musicale bolognese. Da luoghi di aggregazione, questi sono presto diventati centri di diffusione, distribuzione e produzione di musica. Ciascuno con le sue caratteristiche, le sua aree di riferimento e le sue vocazioni, i centri sociali hanno permesso lo sviluppo di un circuito 'antagonista' (questa parola, ai tempi, andava via come il pane), capace di incubare fenomeni che avrebbero trovato persino sbocchi commerciali. La mappa urbana della citta', durante questo decennio, si caratte- rizza per la presenza di strutture nate dall'attivismo e dall'iniziativa di giovani, spesso universitari e spessissimo fuorisede. Si crea un dialogo, costruttivo e conflittuale, con le istituzioni e con il resto della cittadinanza. Si torna ad occupare, non solo case, come in via del Pratello o in via Avesella, ma spazi destinati alla socialita', alla fruizione di cultura, alla discussione e alla militanza politica....
Michele Pompei

RECENSIONI

Stato della Musica

Stefano Pistolini
Il Foglio
02/09/2012
....ma dal momento che siamo stati stuzzicati sull'argomento, meglio risalire alle fonti. E adesso si dispone di uno strumento starordinario per esplorare la vera storia del rock a Bologna: e' uscito un volume intitolato largo all'Avanguardia, curato da Oderso Rubini (padre e anima della benemerita Italian Records) e scritto da una mezza dozzina di specialisti, che ripercorre, soprattutto con il contributo di un bellissimo arsenale iconografico, i mille filoni del suono sotto e attorno a Piazza Maggiore...

Chiedi chi erano i Kriminals e loro ti risponderanno


VirtualBologna
02/12/2012
...Bologna ha ospitato negli ultimi cinquanta anni tanti generi musicali. Oltre ad essere stato il centro del rock indipendente italiano, ha visto svilupparsi una importante scena punk. E' stato teatro per il nuovo beat, per l'italo disco e in tempi piu' vicini per l'elettronica e l'indie. Tante le band non omologate, tanti i gruppi che non sono riusciti ad arrivare ad incidere un disco ma che in un qualche modo sono riusciti a non farsi dimenticare. "Largo all'avanguardia" si trasforma cosi' in un trattato antropologico cercando di spiegare perche' proprio sotto alle due torri potesse svilupparsi cosi' tanto fermento. Le immagini e le testimonianze documentano la trasformazione del costume e dei generi. E se qualche artista fosse scappato al super gruppo, magari potrebbe essere di buon auspicio per una seconda edizione ancora piu' completa.