BIO
Nel 1978 sul treno di John Cage sedettero, tra i tanti, due giovani, Giampaolo Giorgetti (Jumpy) e Laura Carroli. I due decisero di dare vita ad un gruppo: i Rhutter Gropp. Diversi cambi di formazione portarono la band ad un cambio di nome in Raf Punk. Stefano “Steno” Cimato (basso), Carlo Chiapparini (chitarra), Massimo “Mammo” Poggi (chitarra), Laura (batteria) e Jumpy (voce) furono i primi nomi dietro a questa band seminale. Steno per divergenze di vedute abbandonò la band, dando vita ai Nabat, al suo posto arrivarono due ragazze: Martina e Cristina Cavazzoni (basso), dette le “Leopardine”. Il centro nevralgico delle attività dei Raf Punk fu il Cassero, sede degli anarchici bolognesi. Al basso arrivò quindi Beppe, quasi subito dimissionario in favore di Barbara Lolli. Nel 1981 il nucleo centrale del gruppo decise di fondare l'Attack Punk Records, facendo propri i dettami della Crass Records. Il primo disco in catalogo fu la leggendaria compilation “Schiavi nella città più libera del mondo”, che comprendeva Raf Punk, Stalag17, Bacteria e Anna Falkss. In contemporanea con il singolo fu data alle stampe anche una fanzine: Attack punkzine, mentre il Cassero diventò, a tutti gli effetti, un centro nevralgico del punk italiano. I Raf Punk divennero un nome molto quotato nel panorama punk del Vecchio Continente, suonando in molti paesi come Germania, Gran Bretagna e Jugoslavia. Un loro brano finì addirittura in una doppia raccolta pubblicata negli Stati Uniti ed intitolata “International P.E.A.C.E. benefit compilation” (!984). Barbara però salutò la truppa e fu sostituita da Gabriel “Pedro” Pedrini, il nome diventò Trans XXX. Era il 1986 e la nuova denominazione durò lo spazio di un paio di concerti. Una crisi di vedute tra Jumpy e Laura portò alla fine. Carlo diventò un componente dei CCCP Fedeli alla Linea, Pedro fondò i Deuterio e Trizio, Jumpy diventò Helena Velena (1993) e aprì un sito chiamato Cybercore, Laura, dal canto suo, girò alcuni cortometraggi e si interessò al teatro con Le Nuove Justine. L’importanza storica dei Raf Punk rimane quindi legata ad una manciata di canzoni, ad una visione anarchica del punk e a un'etichetta discografica che ha lasciato un profondo segno. Parlatene con chi oggi acquista a peso d’oro i loro dischi. Parlatene.