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BIO
Discografia
L'Italia peggiore (2014) Garrincha
Siamo noi l'Italia peggiore, la feccia della societa' e il disonore delle nostre famiglie? Siamo noi la prova tangibile di un mondo in declino e di una comunita' allo sbando? Siamo noi l'esempio calzante a cui contrapporre cio' che e' bello, bravo e giusto? Siamo noi i cattivi in questa sceneggiatura banale e scritta male? Se aiuta a sentirsi meglio, volentieri. Dopo un lustro da turisti abbiamo deciso di tornare a casa, parcheggiare il furgone e scrivere una recensione sul nostro viaggio: le persone che abbiamo incontrato, i luoghi che abbiamo attraversato, quello di cui ci siamo nutriti e quello che dentro di noi e' cambiato. Questa e' quella che molti considerano l'Italia peggiore. Il paese dei giovani sfaccendati, degli eterni ragazzi a casa di mamma, dei pericolosi ribelli con mire terroristiche, degli artisti che impietosiscono perche', anche loro, sono giovani disoccupati. Siamo noi l'Italia peggiore, e' una questione di punti di vista.
"L'Italia peggiore" segna il ritorno a poco piu' di due anni da "Turisti della democrazia", dopo un tour di 200 concerti e otto mesi lontani dai palchi. E' stato anticipato dal singolo "C'eravamo tanto sbagliati" che ha raggiunto il primo posto nella classifica italiana i-tunes. L'album e' uscito il 2 Giugno: una data di uscita non casuale e' quella del giorno in cui si celebra la Festa della Repubblica in Italia; proprio per il suo significato e le sue forti connotazioni patriottiche, a cui si contrappone, con ironia pungente ma nient'affatto avulsa dalla realta', il titolo del disco: "L'Italia Peggiore". Un album che parla del nostro paese, delle sue contraddizioni e delle sue piccole e grandi ipocrisie.
"L'Italia peggiore" e' un disco lungo e vario: 14 brani che mostrano l'eclettismo della band e del collettivo Garrincha, che vi ha partecipato. C'e' piu' rock che in passato ("Senza macchine che vadano a fuoco", "La rivoluzione non passera' in tv", "C'eravamo tanto sbagliati", "Piccoli incendiari non crescono", "Io, te e Carlo Marx") ma c'e'anche tanta elettronica ("Il sulografo e la principessa ballerina", "Linea 30"), c'e' il reggae ("La musica non e' una cosa seria") e anche lo Ska ("Forse piu' tardi un mango adesso"). C'e' tutto l'amore per il teatro canzone ("Te per canzone una scritto ho", "In due e' amore in tre e' una festa"), c'e' un divertissement registrato in presa diretta in un momento di pazzeggio ("Amore Dozzinale") e poi ci sono due pezzi che raccontano ed ironizzano sul nostro tempo ("Questo e' un grande paese", "Instant classic").
In questo secondo album, come sul palco accadeva gia' da tempo, tutti e cinque ci hanno messo la voce, caratterizzando fortemente ogni momento del disco: Bebo racconta "Linea 30", Checco canta e suona l'ukulele in "La musica non e' una cosa seria", Albi strilla in "Forse piu' tardi un mango adesso" e Carota ci mostra il suo bellissimo timbro in "Amore Dozzinale". Come se non bastasse, altri tre illustri ospiti sono venuti a dar loro una mano: Piotta e Max Collini (Offlaga Disco Pax) in "Questo e' un grande paese" e Caterina Guzzanti in "Instant Classic". La produzione, come per i precedenti lavori, e' nelle mani di Matteo Costa Romagnoli, fondatore di Garrincha Dischi e Francesco Brini (Frank Agrario), titolare di Mozzarella Records e da anni collaboratore degli inglesi Swayzak.
01 Senza macchine che vadano a fuoco, 02 C'eravamo tanto sbagliati, 03 La musica non e' una cosa seria, 04 Questo e' un grande paese (con Piotta), 05 Piccoli incendiari non crescono, 06 Il sulografo e la principessa ballerina, 07 Forse piu' tardi un mango adesso, 08 La rivoluzione non passera' in tv, 09 Te per canzone una scritto ho, 10 Io, te e Carlo Marx, 11 Amore dozzinale, 12 Istant classic (con Caterina Guzzanti), 13 In due e' amore, in tre e' una festa, 14 Linea 30
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Turisti della Democrazia (2012) Garrincha Records
Turisti della democrazia è l'attesa prova sulla lunga distanza ed il primo lavoro in studio con Checco, il primo con la formazione attuale. Il suono dell'album nasce dall'incontro tra il tiro dance (grazie alla collaborazione in fase di produzione con Francesco Brini (già Pinktronix e Swayzak) e la canzone pop d'autore. La poesia del cazzeggio e la prorompenza teatrale distintivi dei 150 live in due anni trovano la loro dimensione, più strutturata e libera al contempo, su disco: in una commistione tra pezzi già conosciuti e urlati nella contagiosa euforia dei loro concerti e completi inediti, tra le accelerazioni di "Ladro di cuori col bruco" e le dilatazioni cuoricini-step di "Seggiovia sull'oceano", "Maiale" e "Mi sono rotto il cazzo", diventato poi il manifesto di una generazione con un luminoso futuro alle spalle. C'è forza, gioia e anche rabbia in Turisti della democrazia, un viaggio fatto di passione dentro il quotidiano delle vite di tutti, con una sana voglia di divertirsi ma anche di prendere in dote quello spirito punk che non ha mai avuto paura di dire in faccia le cose che non vanno.
Anche a distanza di anni Turisti della democrazia rimane tra i più discussi album usciti in ambito indie rock in Italia da anni. Questo disco, nonostante gli haters e le pernacchie da una parte di critica specializzata, ha portato la band in rotazione sulle radio nazionali con "Mi sono rotto il cazzo", oltre a vincere la targa giovani MEI e il Premio SIAE "Miglior Giovane Talento dell'Anno", nonchè il premio Buscaglione. Turisti della democrazia è stato portato sul palco 200 volte e si è prestato pure per un tour di teatro canzone dal titolo tronisti della democrazia composto per lo più di monologhi e dialogi interpretati dalla band. Un tour portato sui palchi di centri sociali e teatri indipendenti.
Ristampato Prodotto, registrato e missato da Francesco Brini e Matteo Costa Romagnoli tra lo Spektrum Studio di Bologna ed il Donkey Studio di Medicina (Bo) eccetto "Abbiamo Vinto la guerra" prodotta, registrata e missata da Lorenzo Montana' e Gianluca Lo Presti presso il Loto Studio di Forli'. Masterizzato da Shawn Joseph presso l'Optimum Mastering Ltd di Bristol, UK. un disco scritto da Lodovico Lodo Guenzi, Alberto Albi Cazzola, Alberto Bebo Guidetti eccetto 12 di Lodovico Lodo Guenzi, Alberto Albi Cazzola, Alberto Bebo Guidetti, Matteo Costa Romagnoli.
Hanno suonato: Alberto Albi Cazzola (basso e voce), Francesco Checco Draicchio (synth), Lodovico Lodo Guenzi (voce, chitarre, piano e synth), Alberto Bebo Guidetti (drum machine, synth e voce) ed Enrico Carrot Roberto (synth, cori).
Ospiti: Nicola Manzan (violino e rhodes su 08), Luca Leonelli (violoncello su 08), Elia Dalla Casa (sax baritono, tenore e contralto su 08, 09), Laura Agnusdei (sax contralto su 08), Lorenzo Montana' (chitarra su 01) Toto de I Camillas (voce di Lidia su 07) e Matteo Romagnoli (chitarra su 12, cori su 03, 08, 10).
1. abbiamo vinto la guerra 2. mi sono rotto il cazzo 3. cromosomi 4.vado al mare 5. sono cosi' in indie 6.maiale 7. ladro di cuori col bruco 8.amore ai tempi dell'Ikea 9.quello che le donne dicono 10. pop 11. seggiovia sull'oceano 12. sono molto in forma (bonus track) 13. sogni in technicolor (bonus track)
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Amore ai tempi dell'Ikea (2011) Garrincha Records
Dal comunicato stampa originale: "Ad aprire il disco ci pensa il singolo Amore ai tempi dell'Ikea, gia' da inedito vero e proprio cavallo di battaglia nei live. Su un letto soffice strappamutande si distende una esilarante parodia dei rapporti amorosi o quasi di questo strano supermercato dei sentimenti che e' la societa' capitalistica ("non ti amo pero'/forse ti cerchero'/quando avro' bisogno di una scatola). Se la fuga dai rapporti e' l'istinto che guida il primo brano, l'inseguimento e' cio' che sta alla base di "Anche la Stasi aveva un cuore", trascinante tormentone skatronico che racconta l'amore orwelliano di un agente Stasi per una donna che ha il compito di sorvegliare in incognito. Un amore attraverso lo specchio, un amore per un'idea. Brutale, la terza traccia, e' uno dei primissimi pezzi composti dalla band, e' rap che si mescola al punk, suonato con la strapotenza dell'ultima ondata electro-clash. Una canzone scritta all'eta' di 16 anni da Albi, poi ripresa per l'occasione. Chiude il disco Escapista, secondo brano di una trilogia che comprende Apatico, pezzo d'apertura di Welfare Pop e Elastico, tuttora inedito. E' forse il brano piu' vicino alla natura intima del gruppo. Il testo complesso ma non cervellotico, evocativo di un bisogno autentico di scappare, non adolescenziale ma maturo, non si preoccupa di farsi capire in tutto e per tutto.Amore ai tempi dell'Ikea diventa cosi' un piccolo concept sulla complessita' dei rapporti, con se stessi o con la societa', esorcizzata dal gusto per la comicita' surreale e la voglia di far ballare la gente".
Prodotto da Matteo Romagnoli e Francesco Brini. Registrato e mixato da Matteo Romagnoli, presso il Donkey Studio di Medicina, Bologna. Masterizzato da Roberto Passuti presso lo Spektrum Studio, Bologna .
Scritto e composto da Alberto Guidetti, Alberto Cazzola, Lodo Guenzi.
Hanno suonato: Laura Agnusdei (sassofoni), Alberto Cazzola (basso, voce), Lodo Guenzi (voce, tastiere, synths), Alberto Guidetti (drum machine, programmazioni, synths), Luca Leonelli (violoncello).
Ospiti: Francesco Brini (batteria, synths), Elia Dalla Casa (sax baritono su 1 e 2) Elisa De Munari, Davide Cavalli e Serena Grigoletto (claps su 2), Nicola Manzan (violini su 1 e 4, rhodes su 1), Marcello Petruzzi (synth su 3), Matteo Romagnoli (chitarra acustica, pro-grammazioni, cori).
01 Amore ai tempi dell'Ikea, 02 Anche la Stasi aveva un cuore, 03 Brutale, 04 Escapista.
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Walfare Pop (2010) Autoprodotto
Welfare Pop e' il nostro primo ep autoprodotto, e' uscito il 26 marzo 2010 e le prime 500 copie sono andate esaurite entro fine anno. Il disco e' registrato ai Magazzini Musicali di Bologna ed e' prodotto insieme a Paolo Torreggiani dei My Awesome Mixtape. Bebo nei My Awesome Mixtape ci aveva pure suonato per un po' assieme a Checco e Carota che ancora non facevano parte della band.
Il 25 aprile 2012, viene ristampato, rimasterizzato ed impreziosito con 2 bonus tracks, da Garrincha Dischi.
Lo stato sociale nasce nella stanzetta per la diretta radiofonica di radio citta' fujiko, a bologna. Nasce come un gioco.
"Eravamo in tre nella band: Albi al basso, Bebo alla drum machines e Lodo piano e chitarra. Gia' allora cantavamo tutti e ed i nostri concerti erano degli spettacoli di cabaret, caciaroni e pure un po' cialtroni. Tra l'estate del 2009 e quella del 2010 abbiamo fatto piu' di 80 concerti in tutta Italia, creandoci la nomea di una delle piu' travolgenti band live del momento."
Crediti dell' EP: Uscito nel 2010, rimasterizzato e ristampato nel 2012 da Garrincha Dischi in collaborazione con Lo Stato Sociale. Registrato da Lo Stato Sociale e Andrea Ventura presso i Magazzini Musicali tra novembre 2009 e marzo 2010 in collaborazione con Paolo Torreggiani. La traccia 7 e' stata registrata da Lo Stato Sociale presso i Magazzini Musicali in luglio 2010. La traccia 8 e' stata registrata da Enrico Gnudi tra il Covo Club e casa sua in ottobre 2010. Masterizzato da Francesco Brini presso lo Spectrum Studio di Bologna.
Scritto da Alberto Cazzola, Lodo Guenzi, Alberto Bebo Guidetti.
Hanno suonato: Alberto Albi Cazzola (basso, urla, birrette), Lodovico Lodo Guenzi (voce, synth, chitarroni, musicmakerduemilaquattro) e Alberto Bebo Guidetti (drum machine, rap populi, disagio) con la partecipazione di Lydia Lane (cori su 6).
01 L'apatico 02 Febbre 03 Pop 04 On the rocks 05 Magari non e' gay ma e' aperto 06 La 626 07 Sono cosi' indie (demo 2010) 08 Maiale (demo 2010)
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GALLERY
Turisti della Democrazia
...leggevo le palline della musica prima ancora di leggere le parole in prima elementare
#Dodi Battaglia (Pooh)
...avevo voglia di condividere le mie passioni e così è stato