BIO
Metà anni ’80, alcuni amici cominciarono a provare in una cantina in Piazza dell’Unità. Dopo alcuni concerti senza nome, un viaggio in Grecia fu la soluzione al problema. La band scelse di chiamarsi Sithonia, dal nome di una penisola nel Mediterraneo. Paolo Nannetti (voce, chitarra, tastiere); Orio Cenacchi (batteria), Andrea Guglielmi (basso), erano il terzetto storico della band, al quale si affiancarono altri musicisti come Pierluca Gamberini (chitarra), Paolo Passarini (chitarra), Antonella Cori (voce) e Gabriele Inglese (flauto, piano). Nel 1987 la formazione si stabilizzò con Nannetti, Cenacchi, Guglielmi, Oriano Dasasso (tastiere), Roberto Magni (chitarra) e Paolo Marcheselli (voce). La band decise quindi di registrare un demo-tape, “Prove di volo”, che ottenne lusinghiere recensioni, tanto spingere la band ad auto prodursi il primo lp. “Lungo il sentiero di pietra” (1989) fu il primo album dei Sithonia che viveva su un tecnicismo tipico del progressive, genere musicale verso il quale il gruppo era un devoto adepto. Le ottime recensioni del disco fecero sì che la ligure Mellow Records, casa discografica specializzata in questo genere musicale, mise sotto contratto l’ensemble bolognese. Dal vinile al cd il passo fu breve e nel 1992 arrivò nei negozi il secondo capitolo targato Sithonia, “Spettacolo annullato”. L’album mostrò notevoli passi in avanti rispetto al debutto ed un paio di sostituzioni, al basso Valerio Roda, mentre alla voce giunse Marco Giovannini. Il sodalizio con la Mellow continuò e nel 1994, quando i Sithonia diedero alle stampe “Folla di passaggio”, album che fu registrato quasi interamente dal vivo durante un concerto a Genova in compagnia dei Caravan. L’anno dopo fu la volta di “Confine” ed il nome del gruppo diventò un punto di riferimento per tutti gli amanti del progressive sparsi per il globo. Stati Uniti, Giappone e Corea erano i Paesi nei quali i Sithonia godevano di un seguito numericamente molto consistente. Prima di dedicarsi al quinto album la formazione subì l’abbandono di Magni e l’arrivo di Sauro Musi. “Hotel Brun” (1998) fu il nuovo capitolo discografico del gruppo. Il titolo fu preso a prestito dal nome di un hotel di lusso distrutto a Bologna durante un bombardamento nel 1943. Però come un fulmine a ciel sereno la band cessò l’attività. Nannetti comunicò questa decisione in una calda sera del ’99. Alcuni ex cominciarono a lavorare ad un progetto chiamato “Un mare di cartone”, mentre il primo cantante della band, Paolo Marcheselli, diede vita, insieme al fratello Marco ed un ex Confusional Quartet (Marco Bertoni), ai Marcheselli Produzioni (un album, “Mark & Sally”, pubblicato dalla Irma records nel 2000). Magni entrò in una cover band di Genesis e Rush, mentre Roda e Musi formarono i Sipario. Nel 2008, complici molte crescentine e del buon vino, i vecchi compagni d’avventura si ritrovarono a tavola ed i Sithonia tornarono in vita. Nel 2011 la band ha dato alle stampe il nuovo album, “La soluzione semplice”. Un disco che insieme a “Spettacolo annullato” del 1992 è da considerare tra i picchi artistici del gruppo. Il Prog ha ritrovato alcuni suoi figli che aveva perso in uno dei tanti rivoli della vita.