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I Radio City nacquero nel lontano 1979, con il mito dei Clash ben radicato nel loro sound. La line-up comprendeva Andrea De Luca (voce, chitarra), Enrico De Luca (basso), Fabrizio Casadei (batteria) e Luca Grandi (chitarra). La partecipazione alla Biennale di Salonicco, come unici rappresentanti della musica tricolore ed alcune “spalle” a Wall of Voodoo, Green On Red e Billy Bragg, portarono il gruppo al debutto discografico, che giunse ben otto anni dopo la nascita. “Correndo verso la libertà” fu pubblicato dalla Sub-Cave Records ed era ancora legato all’immaginario dei Clash. La novità era però legata a tre canzoni cantate in italiano che fruttarono ai Radio City sinceri complimenti da parte della stampa e degli ascoltatori. La River Nile di Modena, succursale rock della Ala Bianca, fece così incontrare il rock dei Radio City con Max Marmiroli (Rocking Chairs), un evento che avrebbe mutato le coordinate del sound. I grandi spazi a stelle e strisce diventarono gli orizzonti della band. Liriche esclusivamente in italiano e la chitarra di Federico Poggipollini furono le mutazioni di “Sobborghi”. Recensioni entusiastiche si sposarono con un cambio di formazione. Alla batteria giunse Marco Gualandra (ex Windopen), mentre la chitarra di Poggipollini, chiamata alla corte dei Litfiba, venne sostituita da quella di Alessandro Daltri. A completare l’organico il sax di Alberto Pietropoli (ex Windopen). La vittoria in un importante concorso indetto da Radio 105 Network fece supporre la firma di un imminente contratto discografico con una major. Il contratto però, come ogni incubo che si rispetti, non giunse a destinazione e i Radio City entrarono in una fase di crio-conservazione.
Nel 1995, i componenti della band (Andrea De Luca, Enrico De Luca, Massimo Bertusi e Giovanni) pubblicarono col nome Quinta Strada “Guerra al treno”, cd singolo (Nuove Ali) con la canzone che aveva vinto il concorso sopra citato. L’anno dopo il pezzo comparve sul mercato tedesco attraverso la Zyx Music e diventò un grande successo ancora oggi inserito in compilation distribuite in terra teutonica. Della serie: I misteri della discografia…
Nel 1998 la Quinta Strada diventò nuovamente Radio City e si autoprodusse il nuovo cd “Nevica in Nebraska”. La formazione si era ridotta a trio, con i due De Luca e Massimo Bertusi. Il disco era un viaggio nelle sconfinate terre americane a cavallo di un rock di chiara matrice statunitense.
Nel 2000 i Radio City ritornavano ad essere un quintetto con il rientro di Gualandra e Pietropoli e l’arrivo di Saverio Pasotti (ex Windopen). Un cd-demo, semplicemente intitolato “Radio City”, salutava questa nuova formazione.
Nel 2003 la New LM Records (che aveva pubblicato Surprize, Central Unit e Crying Steel negli anni ’80), dava alle stampe il nuovo “Neuropa”. Altri concerti ed un nuovo periodo di letargo hanno caratterizzato questi ultimi anni, fino al primo aprile 2010, quando in occasione del trentennale de Il Covo, la prima formazione dei Radio City è salita sul palco del locale bolognese e al pubblico presente è sembrato che il tempo non sia mai passato. Era il 1979 quando un manipolo di ragazzini volevano diventare i Clash bolognesi. Il ’79.